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Rapporto dal corso internazionale per formatori 2006 tenutosi a Nairobi, Kenya Noi, formatori dell’Ordine Carmelitano, che viviamo in ossequio di Gesù Cristo, siamo convenuti dai cinque continenti presso il Dimesse Sisters Spiritual Centre, a Karen, Nairobi, dal 24 luglio al 5 agosto 2006 e ci siamo confrontati sul seguente tema: L’inculturazione del carisma carmelitano oggi. Il corso è iniziato con una personale introduzione e presentazione delle somiglianze e differenze dei programmi di formazione nelle province e nei commissariati. P. Thomas Grenham, SPS, ha tenuto la prima conferenza, dal titolo Sintesi Globale: chi siamo e a chi apparteniamo in un mondo che cambia. Egli ha proiettato la realtà della globalizzazione culturale con le relative influenze nella nostra identità individuale. Non appena il gruppo ha terminato l’approfondimento della questione centrale («Chi sono e a chi appartengo in un mondo in cambiamento»), padre Grenham ha invitato i partecipanti a ricostruire gli elementi della nostra identità carmelitana, mettendo in rilievo in primis quelli essenziali e, pertanto, non negoziabili e, in secondo luogo, quegli aspetti del carisma carmelitano che si possono definire negoziabili. P. Elochukwu Uzukwu, CSSp, ha fatto riferimento al tema dell’inculturazione muovendosi dalle definizioni tratte dai documenti ufficiali della Chiesa, fra i quali testi di Giovanni Paolo II, Paolo VI e il documento conciliare Ad Gentes . P. Elochukwu ha proposto la Bibbia come base dell’inculturazione e dell’essere cattolici in un mondo multiculturale e multireligioso. Alla luce delle due relazioni, i partecipanti sono stati invitati ad identificare le questioni reali, le domande, le necessità delle persone nelle loro rispettive culture. Al termine degli interventi degli esperti, i partecipanti hanno fatto una lectio divina sulla RIVC (#23-49) sia a livello individuale che come gruppi e come regioni. I partecipati hanno posto l’accento sui termini che riguardano i fondamentali valori carmelitani e li hanno espressi in forma di preghiera.I convegnisti, poi, hanno vissuto due esperienze molto toccanti visitando un orfanotrofio per bambini HIV positivi (Nyumbani) e vedendo il lavoro delle Missionarie della Carità nella più grande baraccopoli africana (Kibera). La visita al Parco Nazionale di Nakuru, in seguito, si è rivelata un’esperienza comunitaria di grande impatto ed è stato possibile prendere contatto con la magnifica natura del Kenya. I partecipanti hanno visitato la chiesa pentecostale di Nairobi-Karen e sono stati ospiti della Bustani ya Karmeli a Nkoroi, Kenya. I convenuti hanno presentato tre memorie critiche sulle loro rispettive aree di provenienza e la risposta carmelitana da dare alla luce del carisma. Le tematiche seguenti si sono rivelate essere questioni sensibili nelle varie regioni:
Tutte le regioni hanno proposto dei metodi per rispondere a queste realtà alla luce del carisma carmelitano a differenti livelli di formazione. Ne è scaturito quanto segue:
Specifiche strategie sono state sviluppate per i programmi di formazione regionale e locale: esse sono il risultato pieno dell’incontro e la loro divulgazione è affidata ai partecipanti. Erano presenti tutti e cinque i continenti e l’incontro è stato l’occasione per approfondire legami fraterni e di concezione del Carmelo come “comunità orante e profetica in un mondo che cambia”. Concludendo, esprimiamo tutta la nostra gratitudine ai membri della comunità Bustani ya Karmeli per la loro squisita ospitalità. Nostro amorevole Dio, fonte di ogni bene e di vita: noi ti preghiamo e glorifichiamo il tuo Santo Nome. Ti ringraziamo per averci dato Elia e Maria come nostri modelli e fonte di costante ispirazione della nostra vita carmelitana. Ti preghiamo di toccare e aprire i nostri cuori, come hai fatto con Elia e Maria, perché ti sappiamo incontrare e riconoscere nella quotidianità delle nostre vite. Come loro, rendici carmelitani per gli altri affinché possiamo essere difesa per i poveri e loro zelanti servitori. Dacci il coraggio di smascherare gli idoli dei nostri tempi. Aiutaci ad essere fedeli in ogni tempo e a rimanere saldi nel tuo amore. Fa’ di noi dei buoni servi e degli annunciatori del Vangelo della vita. Concedici di essere testimoni viventi nella costruzione di un nuovo mondo di pace, giustizia, armonia e amore. Amen (da una preghiera della regione Asia/Timor East)
Nairobi, Kenya
INDICE DEI SITI CARMELITANI
N.B.
Stiamo comunicando queste notizie via email a tutti i Provinciali, Commissari
Provinciali, Delegati Generali, Superiore Generali delle Congregazioni, Istituti
e Monasteri femminili. Per favore informatene le vostre comunità.
Resumen Ejecutivo del Curso Internacional de Formadores 2006 en Kenya El curso comenzo con una presentacion personal y la presentacion de las similitudes y diferencias en los programas de formacion de las provincias y comisariados. El P. Tom Grenham, SPS, dio su primera charla, “Sintesis Global: Quienes somos y de Quien somos en un mundo globalizado.” El hablo de la realidad de la globalizacion cultural y de sus influencias en nuestra identidad como individuos. Una vez que el grupo termino de profundizar la pregunta fundamental, “Quien soy y donde estoy viviendo,” Tom invito a los participantes a reconstruir los elementos de su identidad Carmelita, describiendo los elementos que son esenciales y por lo tanto no-negociables, y otros elementos del carisma que son negociables. El P. Elochukwu Uzukwu, C.S.Sp., hablo sobre el tema de la inculturacion, comenzando con definiciones tomadas de los documentos oficiales de la Iglesia, incluyendo a Juan Pablo II, Pablo VI, y Ad Gentes, 22. Propuso a la Biblia como una base de la inculturacion y de la realidad de ser Catolico en un mundo multicultural y multi-religioso. A la luz de los dos presentadores, se le pidio a los participantes identificar las cuestiones, problemas y necesidades reales del pueblo en sus respectivas culturas. Despues que los expertos terminaron, los participantes hicieron Lectio Divina con la RIVC (#23-49) de manera individual y luego en grupos regionales. Los participantes luego se enfocaron en las palabras que tenian que ver con los valores fundamentales Carmelitas y las expresaron en forma de una oracion. Los participantes tuvieron una experiencia de inmersion en dos lugares de problematica critica en Kenya: un orfanato para ninos que tienen HIV (Nyumbani) y el trabajo de los Misioneros de la Caridad en el asentamiento humano mas grande de Africa (Kibera). Luego, los participantes presentaron los tres problemas criticos en sus respectivas regiones y la respuesta Carmelita a la luz del carisma. Los siguientes problemas fueron percibidos como criticos en las distintas regiones: · Region Asia Pacifico: globalizacion y pobreza, justicia y paz, y ecumenismo en un dialogo inter-religioso. · Africa (francofona): guerra, miseria, y corrupcion politica. · Africa (anglofona): pobreza, justicia y paz, y educacion. · Latinoamerica: pobreza (fruto de la corrupcion politica), la necesidad que la iglesia recupere su dimension pastoral y profetica, y violencia urbana. · Europa I: la perdida de confianza en las instituciones en general y a todo nivel (iglesia, familia, politicos, etc.); la busqueda de significado de la vida; dialogo critico, constructivo y positivo con el secularismo. · Europa II-EEUU: polarizacion (economica, religiosa, y social); familia, relevancia de la iglesia institucional. Todas las regiones sugirieron formas de responder a estas realidades a la luz del carisma Carmelita en los distintos niveles de formacion. Las recomendaciones que fluyeron de esto son: · Vocaciones: - Reconocer y valorar la realidad multi-cultural de la Orden en todos sus programas y materiales. · Formacion Inicial: - Programas de estudio de inmersion en lugares multi-culturales. - Desarrollar una sensibilidad en cuanto a los problemas de justicia y paz para los formandos (i.e. vivir con los marginados). - Actualizar las bibliotecas y los materiales de estudios en nuestras casas de formacion. Cooperacion continua entre las provincias para hacer disponibles los recursos. - Afrontar el desafio de tener programas de noviciado en conjunto y considerer, donde sea posible, estudios filosoficos y teoloficos en conjunto. · Formadores: - Considerar un intercambio de personal entre las provincias/comisariados. - Preparar a los formadores para formar candidatos en la realidad multi-cultural de la Orden y las provincias/comisariados. · Formacion continua:
-
Una formacion continua de los Carmelitas que incluya la
dimension multi-cultural (i.e. inter-cooperacion de las provincias
para formar comunidades). Todos los cinco continentes estuvieron representados, y hubo una profundizacion de los lazos fraternos y la vision del Carmelo en un mundo multi-cultural. Aqui vimos el rostro del Carmelo como una “comunidad profetica y orante en un mundo que cambia.” Nairobi, Kenya 5 de agosto 2006
INDICE DE LOS SITIOS
CARMELITAS
N.B. Esta nota de prensa se está
enviando via e-mail a los Provinciales, Comisarios Generales, Comisario
Provinciales, Delegados Generales, Superioras Generales de las Congregaciones e
Institutos y a los Monasterios de Monjas Carmelitas. Por favor, se ruega hagan
llegar esta información a los miembros de sus comunidades. No. 74 15/IX/2006 CITOC-online 2006 carmelites.info/citoc E xecutive Summary of 2006 International Formators' Course in Nairobi, KenyaWe, the formators of the Carmelite Order, living in allegiance to Jesus Christ, gathered from all the five continents at the Dimesse Sisters Spiritual Centre, Karen-Nairobi, from 24 July-5 August, 2006, to address the topic: Inculturation of the Carmelite Charism Today. The course began with a personal introduction and the presentation of the similarities and differences in formation programmes in the provinces and commissariats. Fr. Tom Grenham, SPS, gave the first talk: “Global Synthesis: Who and Whose We are in a World of Flux.” He addressed the reality of cultural globalization and its influences on our identity as individuals. Once the group finished deepening the fundamental question, “Who I am and where I am living,” he further invited participants to reconstruct the elements of their Carmelite identity, describing the elements which are essential and therefore non-negotiable, and other elements of the charism which are negotiable. Fr. Elochukwu Uzukwu, C.S.Sp., addressed the topic of inculturation, beginning with definitions taken from the official documents of the Church, including John Paul II, Paul VI, and Ad Gentes, 22. He proposed the Bible as a base of inculturation and the reality of being Catholic in a multicultural and multi-religious world. In light of the two presenters, the participants were asked to identify the real questions, issues, and needs of the people in their respective cultures. After the experts finished, participants engaged in lectio divina with the RIVC (#23-49) individually and in regional groups. Participants then focused on words regarding fundamental Carmelite values and expressed them in a prayer form. The participants were immersed in two experiences of critical issues in Kenya; viz., an orphanage for children infected with HIV (Nyumbani) and the Missionaries of Charity’s work in the largest slum in Africa (Kibera). We enjoyed an experience of community while viewing the beauty of Kenya on a trip to Nakuru National Park. We also visited the Nairobi Pentecostal Church-Karen and enjoyed the hospitality of Bustani ya Karmeli in Nkoroi, Kenya. The participants then presented the three critical issues in their respective regions and the Carmelite response to them in light of the charism. The following were perceived as the critical issues in the various regions:
All regions suggested ways of responding to these realities in light of the Carmelite charism at different levels of formation. The recommendations that flow from this are:
Specific strategies were developed for regions and local formation programs. Those strategies are in the full report of the meeting, and communication of them is being done through local and regional participants. All five continents were represented, and there was a deepening of fraternal bonds and vision for Carmel in a multi-cultural world. Here we saw the face of Carmel as a “praying and prophetic community in a changing world.” Finally, our gratitude must go to the community members of Bustani ya Karmeli for their outstanding hospitality. Our loving God, source of all goodness and life: We praise you and glorify your Holy Name. We thank you for giving us Elijah and Mary as our models and constant inspirations for our lives as Carmelites. We ask you to move us and open our hearts that, like Elijah and Mary, we encounter and recognize you in the daily events of our lives. Like them, help us become Carmelites for others, to stand for the poor and serve them better. Help us to have courage to unmask the idols of our times. Help us become trusting at all times and remain steadfast in your love. Make us good servants and proclaimers of the Gospel of life. Make us living witnesses in building a new world—a world of peace, justice, harmony and love. Amen. (Extract from prayer of Asia/East Timor region) Nairobi,
Kenya
N. B. This press release is being sent via
email to Provincials, Provincial Commissaries, General
Delegates, General Superiors of Congregations and Institutes,
and monasteries of Carmelite nuns. Please distribute this
information to your membership. If you have some problem with the transmission of this email, please contact us. Thanks! Please use the following address in all correspondence: citoc1@ocarm.org |